Come detto, il binocolo risulta formato da due cannocchiali affiancati, che per essere precisi sono detti 'cannocchiali kepleriani' (i più esperti sanno di cosa stiamo parlando), dunque per comprendere la storia di questo strumento dobbiamo viaggiare nel tempo giungendo al sedicesimo secolo quando venne fuori la prima idea di cannocchiale.
Lo scienziato Giambattista della Porta fu il primo a scrivere nelle pagine del suo libro il metodo per accoppiare due lenti in modo tale che avvicinassero oggetti lontani per osservarli più da vicino; purtroppo non si sa con precisione chi abbia progettato il primo cannocchiale: alcuni sono pronti a sostenere che l'invenzione è dovuta all'ottico Middelburg, altri agli inventori Adriaussen e Janssen.
Ma l'invenzione del binocolo è da attribuirsi all'italiano Ignazio Porro, ottico e topografo, che nel 1850 trovò il metodo per associare due cannocchiali a prismi, benché pochi ne attribuiscano la paternità al fiammingo Lippersheim.
Preso in mano da Galileo Galilei, il cannocchiale si è rivelato uno strumento fondamentale nel campo astronomico e in diversi settori scientifici; diversi i tipi di cannocchiale, da quello prismatico conosciuto appunto come binocolo, a quello definito galileiano (che utilizza lo schermo ottico inventato da Galilei).
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